Gruppo Mobilità umana internazionale come diritto inalienabile
“Mai più stragi nel Mediterraneo. Garantiamo percorsi migratori sicuri e legali.”
Le nostre priorità

Rivendicare oltre al diritto di emigrare, come sancito dall’art.13 della Dichiarazione universale dei Diritti Umani del 1948, attualmente firmata da tutti gli Stati aderenti alle Nazioni Unite, anche il corrispondente diritto a immigrare, ad essere accolto.

Sperimentare modelli di governo delle migrazioni che sbarrino la strada ai trafficanti del mare, anche con il coinvolgimento della società civile organizzata, consentendo ricongiungimenti familiari e aprendo le porte ai corridoi umanitari.

Diffondere nei paesi di destinazione dei flussi migratori la cultura dell’integrazione territoriale, favorendo lo sviluppo delle competenze necessarie al suo governo.

Sollecitare l’Unione Europea per l’istituzione di un Rescue European Civil Service (RECS) Servizio Civile Europeo di Salvataggio in mare e in terra, per difendere prioritariamente il diritto alla vita, insieme ai soggetti che si impegnano in tale direzione.
I lavori del Gruppo Mobilità umana
Il gruppo di lavoro, composto da componenti di diversi paesi, ha avviato i suoi lavori in diverse direzioni.
Approfondimento con alcuni protagonisti delle tematiche migratorie.
Sono stati organizzati incontri con Mimmo Lucano, Sindaco di Riace, David Yambio, Presidente di Refugeees in Libya APS, che sostiene i rifugiati in Libia, Antonio Ricci, Vicepresidente del Centro di ricerche IDOS. che pubblica annualmente l’annuario statistico delle immigrazioni in Italia, Jamal Zakout, membro della Convenzione e direttore di El ARD, Centro Studi e Ricerche di Ramallah.
Il gruppo è stato parte attiva nella campagna di raccolta firme della Iniziativa dei Cittadini Europei Stop Border Violence, fermate le violenze ai confini e dentro l’Europa contro i migranti.
Tra i fondatori della Convenzione, Mimmo Rizzuti, ha curato il libro “Processo alla Solidarietà. La Giustizia e il caso Riace”, che è stato presentato e discusso dal gruppo.
Il gruppo di lavoro ha organizzato, nel marzo del 2023 la presentazione in diverse città italiane del documentario “Solo di passaggio”, realizzato dall’Associazione libica “Al-Marsed – Osservatorio di genere in situazione di crisi”, con le testimonianze di migranti, alcuni ancora reclusi nei centri di detenzione.
Una testimonianza straordinaria dei racconti di donne e uomini che hanno subito ogni tipo di violenza, possibile solo a una troupe libica, che ha avuto il permesso di filmare luoghi e persone, normalmente preclusi ad ogni altro.
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