Nasce il sito web della Convenzione! - Le site de la Convention est né! - The Convention website is born! - تم إنشاء موقع المؤتمر!
Diamo il benvenuto al sito web della Convenzione dei diritti nel Mediterraneo.
12 giu 2025 13:37
Diamo il benvenuto al sito web della Convenzione dei diritti nel Mediterraneo.
11 giu 2025 14:10
La Palestina e il genocidio in atto: contro il silenzio, e l'ignavia, ci riuniamo per comprendere, e promuovere il dialogo ad ogni livello.Lilia Ghanem, già docente alla Sorbona, è fondatrice del Tribunale di coscienza per il giudizio sui crimini di guerra.Coordina i lavori Giuseppina Ancona, presidente dell'associazione Un'altra storia.Le due conferenze, organizzate a Riposto e a Siracusa da Un'altra storia e dalla Convenzione dei diritti nel Mediterraneo, è sostenuta da una rete di associazioni del territorio di Riposto e dalla Cgil di Siracusa.Appuntamenti:
22 mag 2025 09:37
Da ieri anche la Convenzione per i diritti nel Mediterraneo è a Ustica con Un Ponte Per, nell'Isola che ha visto la deportazione degli oppositori libici alla colonizzazione italiana. Come nelle altre piccole isole qui sono stati reclusi per anni e spesso vi sono morti, centinaia di abitanti della Cirenaica e della Tripolitania che l'Italia liberale, prima di quella fascista, aveva voluto invadere alla ricerca di un presunto posto al sole. Una pagina vergognosa della storia italiana per troppo tempo rimossa e nascosta sotto il tappeto del mito "italiani brava gente". Siamo venuti qui, con Arci, Yekatit12, Anpi, Cgil, Un altra storia Aps, il Centro Studi Ustica, che ringraziamo per l'accoglienza. Portiamo l'omaggio della società civile italiana a quelle vittime e a quei resistenti al colonialismo italiano e per rivendicare il diritto a conoscere tutta la nostra storia. Conoscere per riconoscere. Riconoscere per riparare.
21 mag 2025 17:45
La Convenzione dei Diritti nel Mediterraneo presenta alcune buone prassi per lo sviluppo eco-sostenibile delle comunità, a Milo, Piedimonte Etneo e Santa Venerina, Venerdì 23 e Sabato 24 Maggio 2025Può esserci uno sviluppo eco-sostenibile delle comunità nell’area del Mediterraneo? Se ne parlerà facendo conoscere delle buone prassi, Venerdì 23 e Sabato 24 Maggio a Milo, Piedimonte Etneo e Santa Venerina, in una iniziativa organizzata dalla Convenzione dei Diritti nel Mediterraneo, con il patrocinio e la collaborazione dei tre comuni etnei che aderiscono alla Convenzione, ed il sostegno dell'Assessorato alla Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro della Regione Sicilia.Venerdì 23 maggio dalle ore 16 alle ore 19,30 al Museo Virtuale del Comune di Milo,si tratterà il tema "Dalla Sovranità alimentare alla Serenità alimentare". Sabato 24 maggio dalle ore 9,30 alle ore 12,30 nella Sala Consiliare del Comune di Piedimonte Etneo si parlerà di "Comunità Energetiche", e Sabato 24 Maggio dalle ore 16,30 alle ore 19,30 nella Casa del Vendemmiatore del Comune di Santa Venerina l’argomento trattato sarà la “Risorsa Rifiuti e l’Economia Circolare”.L'iniziativa si pone l'obiettivo di determinare itinerari progettuali della Convenzione relativi alle tre tematiche, muovendo da buone prassi per quanto riguarda Rifiuti e Comunità Energetiche (Comuni di Santa Venerina e Piedimonte Etneo) e dal documento "Dalla Sovranità alimentare alla Serenità alimentare" da considerare come base per riattivare un gruppo specifico su questa importantissima tematica.Ci si confronterà sulle diverse esperienze, e si individueranno modalità, tempi e strumenti per dare continuità alle attività in tali campi così determinanti per "Fare del Mediterraneo un luogo di popoli che vogliono vivere insieme e in pace".Parteciperanno: Tuba Dal e Kadircan Yurdakul dalla Turchia, Mohamed Soubhi dal Marocco, Arslan Hajdinaga e Damir Rascic dal Montenegro, Aleksander Marleci, Rosita Marleci e Marjan Lukani dall’Albania, Karsten Xuereb in collegamento da Malta, e per l’Italia Edgardo Maria Iozia (referente del gruppo sovranità alimentare della Convenzione), Tonino Perna in collegamento dalla Calabria, Benedetto Sechi Italia per la Sardegna, Antonio Liotta per la Sicilia, Giusy Rannone per la Sicilia (esperta di Comunità Energetiche), Pasquale Carlo Tornatore per la Sicilia, Santo Oliveri per la Sicilia (esperto di politiche dei rifiuti), Salvo Cacciola per la Sicilia (referente Fattorie Sociali Siciliane), Sebastiano D’Achille per la Sicilia (esperto di Comunità Energetiche), Cristiano Anastasi per la Sicilia (ex Senatore, presentatore della legge sulle Comunità Energetiche, Beppe Giusto Coordinatore del Gruppo Città Sostenibili.Saranno presenti anche i Sindaci dei tre Comuni aderenti alla Convenzione: Santo Raciti per Santa Venerina Ignazio Puglisi per Piedimomte Etneo e Alfio Cosentino per Milo.Con questo incontro continuano le attività della Convenzione dei Diritti nel Mediterraneo, convenzione firmata a Palermo nel Marzo 2022 da ottanta delegati di Albania, Algeria, Bosnia, Comunità Curda, Egitto, Francia, Grecia, Iraq, Italia, Libano, Libia, Macedonia del nord, Malta, Marocco, Palestina, Siria, Spagna, Tunisia, Turchia, con rappresentanti di associazioni, enti locali, personalità della cultura e del terzo settore.
21 mag 2025 17:34
LA RETE DI DONNE DEL MEDITERRANEO: UNIONE PER LA PACE E I DIRITTI
16 mag 2025 14:08
Pochi lo sanno, anche perché non ce n’è traccia nei libri di scuola, ma c’è stato un tempo in cui l’Italia deportava nelle piccole isole gli oppositori libici alla colonizzazione della loro terra e ve li lasciava morire. Le stesse isole in cui verranno poi confinati gli antifascisti, tra cui Antonio Gramsci.È una delle tante vergogne nascoste della storia coloniale dell’Italia prima liberale e poi fascista.È iniziato nel 1911 quando, dopo la sconfitta di Shara Shatt, l’occupante rispose con una “Caccia all’arabo” e l’esecuzione sommaria di migliaia di persone. Altre, forse 4000, furono frettolosamente imbarcate senza processo per Favignana, le Tremiti, Gaeta e per Ustica. Le deportazioni continuarono negli anni seguenti fino ad almeno il 1934.Non erano solo oppositori trovati con le armi in pugno o dissidenti, ma anche semplicemente persone influenti, professionisti o semplici passanti rastrellati a casaccio. L’Italia decapitava così la società tripolina nella speranza di impedire una resistenza che invece puntualmente riprese nel 1915 con la “grande rivolta araba”.Le condizioni di detenzione furono durissime, come testimoniato dalle poesie scritte durante la prigionia da Fadil al Shamani, poeta e partigiano di Tobruk deportato nel 1912. Almeno un terzo dei deportati ne morirono.Questa storia è una macchia nel passato del paese non solo per esserne stata responsabile, ma anche per averla occultata, come per i tanti altri crimini dell’impresa coloniale italiana in Libia, come in Etiopia, in Eritrea, in Somalia o nei Balcani.L’occultamento della memoria coloniale, oltre che un oltraggio alle vittime, è stato ed è una negazione del diritto degli italiani e delle italiane a conoscere la propria storia.Ma siccome la storia lascia tracce, c’è a Ustica un piccolo cimitero in cui i deportati libici morti in prigionia venivano seppelliti. E dimenticati.
28 apr 2025 00:09
Siracusa, 9-10 maggio 2025.Due giorni in cui donne provenienti da cinque Paesi mediterranei - Albania, Italia, Libano, Libia, Turchia - daranno vita alla rete locale e inter-territoriale, per promuovere una società inclusiva e paritaria, uguali opportunità per le donne rispetto agli uomini e la partecipazione femminile ai processi decisionali ad ogni livello.
18 mar 2025 19:18
A Favara il 21 e 22 Marzo un incontro per il “Mediterraneo casa comune”, con la dichiarazione dei giovani per la pace nel Mediterraneo e la costruzione dell’Atlante Storico delle Culture dei Popoli del Mediterraneo
13 mar 2025 20:28
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19 feb 2025 11:44
Giovani di 11 Paesi ( Albania, Bosnia, Egitto, Iraq, Italia, Libano, Malta, Marocco, Spagna, Tunisia e Turchia) si sono riuniti per costruire un'idea comune di pace e, con un percorso co-costruito durato alcuni mesi, hanno realizzato un documento condiviso, la Dichiarazione dei giovani per la pace.